Metodi di tenuta per l'anodizzazione dell'alluminio
Le soluzioni di anodizzazione sono ben note per produrre pori nel rivestimento dell'alluminio anodizzato. Questi pori assorbono i coloranti e trattengono anche i lubrificanti, se applicati. Inoltre, forniscono anche aree attraverso le quali il metallo può corrodersi facilmente. Per aumentare la resistenza alla corrosione e la ritenzione del colorante, di solito viene applicata la sigillatura. Diversi metodi di sigillatura utilizzati includono l'uso di acqua bollente, dicromato di potassio e acetato di nichel.
Il metodo dell'acqua bollente
Questo processo prevede una lunga immersione dell'alluminio anodizzato in acqua bollente, deionizzata o sotto forma di vapore. Questo metodo non è molto costoso, poiché riduce la resistenza all'abrasione solo del 20%. L'ossido viene convertito in una forma idrata e il rigonfiamento che ne risulta riduce la porosità superficiale.
Il metodo del fluoruro di nichel
Questo processo è stato utilizzato in alternativa ai metodi di saldatura a caldo che, pur prevenendo la corrosione, sono noti per rendere più morbido l'alluminio anodizzato; è un processo di sigillatura a freddo, che prevede l'aggiunta di nichel fluoruro all'alluminio anodizzato. Gli ioni fluoruro entrano nei pori, che fungono da luogo per il meccanismo di scambio. Una volta nei pori, gli ioni provocano uno spostamento del pH, che fa precipitare gli ioni di nichel. L'idrossido di nichel formatosi poi blocca l'imboccatura dei pori, sigillando efficacemente il film. Segue una fase lenta, per cui l'acqua dall'atmosfera si diffonde nel film, causando il blocco dei pori, e alla fine viene prodotto un film, che viene effettivamente sigillato.
Il metodo dell'acetato di nichel
L'uso dell'acetato di nichel si basa sullo stesso principio dell'uso del fluoruro di nichel, poiché gli ioni di nichel sono ancora incorporati nei pori. Gli ioni di nichel quindi bloccano o riempiono le bocche di questi pori. Tuttavia, in questo metodo, le estrusioni di alluminio anodizzato devono essere riscaldate a una temperatura di circa 100 gradi centigradi (212 gradi Fahrenheit). Questo metodo avviene tramite idrolisi, per cui l'idrossido di nichel precipita nei pori del rivestimento.
Dicromato di potassio
Per una migliore resistenza alla corrosione e alle condizioni saline, i rivestimenti anodici sono generalmente sigillati con una soluzione al 5% di dicromato di potassio. Le soluzioni operano solitamente a punto di ebollizione e l'immersione avviene per circa 15 minuti. Ad un pH compreso tra circa 5 e 6, avviene l'assorbimento degli ioni cromato, consentendo l'idratazione del rivestimento. I sigillanti bicromati non sono così resistenti alle macchie rispetto agli altri metodi di sigillatura.